XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878
non rilevata nella relazione e non discussa nella Camera, io credo di poterlo affermare.
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Io spero che quando verrà in discussione questo argomento, la Camera vorrà penetrarsene, e si studierà qualche ripiego.
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Io non posso assumermi, signori (ed è per questo che io credo che il mio compito sia breve ed agevole), non posso assumermi, nè per l'insufficiente
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Mi scusi l'onorevole Bonacci, crederei di mancare al mio compito, se, tutelando la dignità del Governo italiano, io rivolgessi quella domanda al
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L'onorevole Luzzatti ha parlato con rinnovata insistenza dell'ozio nazionale; io me ne sono maravigliato.
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Circa alla raccomandazione che fece l'onorevole Luzzatti intorno alla durata dei trattati che si stipulassero con altri paesi, io non ho difficoltà
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Mussi Giuseppe. Io l'ho già presentata; però se si domanda la separazione io vi acconsento, ma desidero mi si permetta di sottoporre ai voti della
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Bonacci. Mi sembra che ieri l'onorevole relatore accettasse la proposta, quale insieme con i deputati Lugli, Lucchini e Carini io aveva avuto l'onore
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Questa è la parte che io conosco con maggiore precisione, perchè si riferisce a quella qualunque responsabilità che io possa avere in questa materia.
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In seguito a queste dichiarazioni io consento di ritirare quella proposta.
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Bonacci. Io era lontano le mille miglia dal muovere un rimprovero all'onorevole presidente, il quale so quanta benevolenza abbia per me e per tutti
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Bonacci. Io torno a presentarlo.
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Bonacci. Io chiedeva soltanto che non mi si facesse un trattamento differenziale, poichè era stato già invitato l'onorevole Mussi a presentare un
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presidente. Permetta, onorevole Bonacci, la prego di credere che io non ho usato alcun trattamento differenziale, all'onorevole Mussi.
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Io aveva espresso soltanto l'intenzione di ritirare quella proposta di fronte alle osservazioni del relatore e dell'onorevole ministro delle finanze
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Sella. È precisamente per questo che io proposi che fosse messo ai voti, come eccezione, e come deroga al regolamento di accordare la parola
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Sella. La questione è talmente grave che io mi permetto di pregare la Camera di volere per eccezione acconsentire all'onorevole Bonacci di spiegare
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Luzzatti relatore. … anzi l'aveva ritirato; pregai io stesso la Camera a consentirmi che io facessi intorno a quell'argomento delle dichiarazioni non
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Luzzatti relatore. Io pregherei la Camera di non permettere che una questione di questa specie si assottigli nei dilemmi o nei trilemmi.
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Ma detto ciò, io credo che corrisponda alla dignità e alla prudenza di questa Camera… (tolgo via la parola dignità, perchè l'onorevole Bonacci nulla
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Bonacci. Se mi si permette, io faccio una dichiarazione. Io credo che dal momento che la Camera aveva consentito che io tornassi a parlare su
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Permettano, è la mia opinione; se ne hanno un'altra, lascino che io mantenga e difenda la mia.
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Bonacci.… Io ritengo che la Camera abbia con quel permesso accordato a me anche la facoltà di poter mantenere il mio ordine del giorno.
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conseguenza io lo pongo ai voti.
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Io spero che queste mie dichiarazioni possano riuscire soddisfacenti e bastevoli per l'onorevole ministro delle finanze e pel relatore della
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Luzzatti relatore. Io pregherei l'illustre collega Mancini a togliermi un dubbio. Tutti siamo d'accordo con lui sulla convenienza di riconoscere e di
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Ora io confesso che dovrebbesi bandire per sempre dall'economia dei rapporti giuridici internazionali l'istituto dell'arbitrato internazionale. Se
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Mancini. La mia dichiarazione è questa. Io non aggiungo una parola, e non tolgo una parola alla deliberazione della Camera del 1873; conseguentemente
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io non vedo perchè ci possa essere opposizione ad accettarlo.
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ministro per le finanze. Io dichiaro di accettarlo per questa ragione…
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presidente. Io affermo che è stato mandato dopo le dichiarazioni del ministro delle finanze.
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E quindi, coerente a quello che ho dichiarato, io dichiaro di accettarlo in nome del Governo.
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Pissavini. Io non credo che, adottando il mio ordine del giorno, la Camera si metta in contraddizione con quello che è stato altra volta deliberato.
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Come si vede la differenza è grande. Io prego quindi l'onorevole mio amico Pissavini di ritirare il suo ordine del giorno, da lui proposto come un
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presidente. Essendo domandata la chiusura io debbo far procedere alla votazione degli ordini del giorno.
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presidente. Onorevole Nervo, io non posso accordarle la parola che per una dichiarazione, avendo ella già svolto il suo ordine del giorno nella
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Minghetti. Io accetto la modificazione che desidera l'onorevole ministro. Accetto che dal primo ordine dei giorno siano tolte le parole tessuti di
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alla vita. Bene avrei desiderato che lo riconoscesse anche prima, perchè sono quattro anni che io ripeto e dentro e fuori della Camera questo concetto
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La lettera di cui io parlo e che ha posto fra la comunicazioni ministeriali nei giornali francesi, è del tenore seguente:
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Io credo che l'onorevole Depretis potrà far fede che nelle sue negoziazioni di questa eccezione pel
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Di Sambuy. Spero che l'onorevole ministro consentirà, quantunque egli non abbia bisogno del mio aiuto, che io venga ad appoggiare quanto ha detto
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Io dunque non darò nessuna importanza a una comunicazione di quel genere. E quand'anche quella lettera fosse stata realmente scritta da un impiegato
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Quanto l'onorevole Bordonaro io deploro che i nostri vini debbano sottostare ad un trattamento più gravoso di quello subito per lo passato. Sa la
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Il testo del verbale è in questi termini; io credo che l'onorevole Luzzatti lo abbia già letto alla Camera, ma non è male che io lo rilegga:
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Depretis. Ho detto questo perchè io aveva anche domandata la parola quando parlava l'onorevole Mancini intorno all'arbitrato internazionale, giacchè
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Io credo che dubbio non può esservi e non può sorgere. Lo possiamo far sorgere noi per poco che nelle nostre dispute dimostriamo che esiste
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Bordonaro. Giacchè in fondo il mio ordine del giorno non dica che quello che vedo confermato da tutti i lati della Camera, io non ho più ragione di
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ministro per le finanze. No, chiedo di parlare. Io non posso…
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ministro per le finanze. Io prego la Commissione, se per caso ne avesse avuto l'idea, di non voler lasciare la data indeterminata. Io mancherei al
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Crispi. Si è quello che diceva io.
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